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i vostri vini
Valdobbiadene — Le selezioni comunali
Le Rive
Vigneto Giardino
Le Rive
Col Credas
Superiore di Cartizze
Cartizze
Valdobbiadene — I Classici
34 Impronte
Dei Casel
34 Impronte
Bosco di Gica
Sui Lieviti
Col Fondo
Prosecco Doc Treviso
Garbèl
Il dizionario Adami
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Prosecco
“Prosecco” identifica l’area vitivinicola estesa su due regioni italiane (Veneto e Friuli Venezia Giulia, suddivise in 9 provincie e 556 comuni). All’interno di questa, si evidenzia la zona collinare e storica dei 15 comuni che vanno da Conegliano a Valdobbiadene, in Veneto, nella provincia di Treviso.
Prosecco Superiore
Nella fascia collinare tra Conegliano e Valdobbiadene si estende la zona del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, certificata DOC dal 1969 e riconosciuta “garantita” dal 1 agosto 2009. Il Prosecco qui è Superiore per la grande qualità naturale, grazie al terreno e al microclima unico delle colline.
Rive
Nel dialetto veneto si intendono i ripidi vigneti di collina e rappresentano le 43 selezioni comunali nell’area del Valdobbiadene, che indicano il luogo esatto di provenienza delle uve. Riconosciute nel disciplinare di produzione del Valdobbiadene, gli Spumanti RIVE provengono da uve vendemmiate a mano e vinificate separatamente, riportandone l’anno di vendemmia in etichetta.
Ore di lavoro per ettaro
Unita di misura che indica le ore di lavoro di una o più persone in un ettaro di terra (10000 m2), in un periodo normalmente di 12 mesi. Le ore di lavoro per ettaro, tra gli altri parametri, crescono all’aumentare della pendenza. Garbèl 350 h/ha – Vigneto Giardino e Col Credas 1000 h/ha.
Toponimo
Dal greco, tòpos, “luogo”, e, ònoma, “nome” è il nome proprio di un luogo geografico. Nella zona di Conegliano Valdobbiadene ne sono esempi: Giardino, Credazzo, Cartizze, ecc.
Glera
È un vitigno a bacca bianca, ha tralci color nocciola e produce grappoli grandi e lunghi, con acini giallo-dorati. Un vino, per potersi definire Prosecco, deve, tra gli altri requisiti, essere ottenuto da almeno l’85% di uve Glera.
Spumante
Prodotto ottenuto dalla fermentazione alcolica di mosto di uve o vino e caratterizzato, alla stappatura del recipiente, da uno sviluppo di anidride carbonica proveniente esclusivamente dalla sua rifermentazione che, se conservato alla temperatura di 20° C in recipienti chiusi, presenta una sovrappressione non inferiore a 3,5 bar.
Base spumante
Vino ottenuto dalla naturale fermentazione alcolica del mosto, non per essere consumato tale e quale, ma per diventare spumante; indipendentemente dal metodo (Italiano o Classico), azienda produttrice o vitigno utilizzato, la sua qualità è decisiva per l’identità, finezza e durata di uno spumante.
Presa di spuma
È la seconda fermentazione alcolica, totalmente naturale, che si svolge in recipienti di acciaioper il metodo Italiano e in vetro per il metodo Classico. Questo procedimento sviluppa l’anidride carbonica e, per effetto della pressione, il vino si trasforma in spumante. Adami compie circa 90 prese di spuma ogni anno, per creare il riconoscibile GUSTO ADAMI caratterizzato da finezza, pulizia, vivacità, vitalità e freschezza.
Asciutto
Dal 1933 Asciutto è per Adami un modo di fare il vino: è il giusto armonioso equilibrio tra morbidezza e acidità, che lascia perciò puliti bocca e palato. Esprime il concetto di naturale e piacevole richiamo alla beva, tanto fuori pasto quanto accompagnato a piatti di tono leggero. Il gusto “Asciutto” è la naturale conseguenza organolettica ottenuta nella fase di pressatura soffice (ma non troppo) delle uve.
Dosaggio
Indica l’operazione di aggiunta di zuccheri naturali dopo la presa di spuma negli spumanti sia metodo Italiano che Classico. Adami utilizza esclusivamente zucchero d’uva. Da questa operazione hanno origine le diverse tipologie: Brut Nature, Extra Brut, Brut, Extra Dry, Dry.
Macedonia
Adami ama definire “macedonia” la complessa ma immediata e non ripetitiva sensazione al naso di diverse ed eterogenee note di frutta.
Millesimato